COVID-19 e INQUINAMENTO: negli USA crollano del -30% i valori di NO2 [IMMAGINI]
I dati satellitari della NASA mostrano un importante miglioramento nei livelli di inquinamento
Buongiorno e ben trovati in questo nuovo aggiornamento scientifico Meteo7.it! L’aspetto dell’inquinamento è una tematica centrale in questo periodo storico marchiato “COVID-19”: l’influenza delle attività umane sulla salubrità dell’aria è stata messa sotto la lente d’ingrandimento specialmente nel settore nord orientale degli States; qui infatti la riduzione di NO2 (biossido di azoto) è stata drastica.
Vediamo quali sono i dati emersi!
Biossido di azoto: mai così basso da 15 anni a questa parte
I dati dell’OMI (Ozone Monitoring Instrument) sul satellite Aura, evidenziano come i livelli di biossido di azoto al termine del mese di Marzo 2020 fossero inferiori del 30% circa. I dati sono stati confrontati sulla fascia geografica che copre da nord a sud Washington e Boston, sulla media d’inquinamento 2015-2019.
Solitamente i dati satellitari sono affetti da un certo grado di incertezza, in quanto possono non corrispondere in maniera omogenea a quelli al suolo (a causa ad esempio della copertura nuvolosa che funge da barriera). In questo caso i livelli di NO2 sono stati estrapolati in condizioni di cielo relativamente sereno.
Ricordiamo che il biossido di azoto viene immesso nell’atmosfera principalmente per produzione di corrente elettrica o combustione di carburanti fossili (per il riscaldamento degli ambienti o utilizzo di trasporto aereo o su strada). Le profonde modificazioni nelle attività quotidiane dell’uomo possono dunque incidere sull’inquinamento atmosferico su scala locale.
Fonte: NASA
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