Coronavirus e Ambiente: ecco le NUOVE immagini satellitari, CROLLA l’inquinamento su Italia e Europa
Ecco come l’aria dei nostri vicini europei cambia con il lockdown
Abbiamo già parlato sul nostro portale di come l’aria in Italia si sia parzialmente ripulita di alcuni inquinanti a seguito del lockdown per contenere il Coronavirus.
Ma come si sono comportati invece i nostri cugini d’Europa?
Ci ha pensato l’ESA a tracciarne una fotografia: il caso della Francia
L’ESA (acronimo in italiano di Agenzia Spaziale Europea) si è avvalsa di uno strumento chiamato TROPOMI, installato a bordo del satellite Sentinel-5P del programma Copernicus, per tracciare dunque ancora una volta un particolare parametro chimico-atmosferico.
Stiamo parlando dell’NO2, il Diossido di Azoto, un forte inquinante per l’atmosfera e inoltre un composto gassoso molto irritante per le nostre vie respiratorie.
E poiché la concentrazione di NO2 è notevolmente suscettibile alle variazioni meteorologiche, si è deciso dunque di rimediare confrontando una media di dieci giorni dal 14 al 25 Marzo 2020 (corrispondenti all’emergenza da COVID-19 e alle relative misure di contenimento) con la media dell’intero mese di Marzo 2019 (prima della pandemia).
Guardiamo quindi in alto la Francia. Notiamo come tra i due periodi di riferimento le differenze siano abissali, con un crollo dell’inquinamento da Diossido di Azoto in particolare sull’area parigina e su quelle di Lione e Marsiglia.
Il caso della Spagna
Dalla seguente GIF animata, invece, possiamo studiare le differenze (negli stessi archi temporali) sulla Penisola iberica.
Anche qui risulta evidente la riduzione sostanziale di NO2 sulle aree industrializzate di Madrid, Barcellona e Valencia.
Un cenno infine all’Italia
Ma anche la nostra Italia, secondo gli ultimi dati aggiornati, si è “comportata bene”: la riduzione di questo inquinante presso alcune aree, in primis quella padana (Milano e Torino specialmente), toscana, laziale e campana, è di gran lunga netta.
Alcuni limiti
Tuttavia Henk Eskes del KNMI (l’Istituto Meteorologico dei Paesi Bassi), ci sottolinea come la chimica nell’atmosfera non è lineare, per cui il calo dell’inquinamento può non andare di pari passo con il relativo calo delle emissioni.
Ma la sfida sulla ricerca della causalità è appena cominciata e non finisce qui: servirà quindi ancora del tempo per capirne di più.
Un caro saluto da Giacomo Tricarico.
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Giacomo Tricarico
Laureando in Fisica dell'Atmosfera e Meteorologia, divulgatore