ANTARTIDE: il continente 90 milioni di anni fa era ricoperto da brulicanti foreste pluviali
I carotaggi effettuati nell’ambito di una ricerca hanno evidenziato una presenza massiccia di arbusti risalenti al periodo Cretaceo
Cari amici ben trovati a questo nuovo approfondimento scientifico di Meteo7.it! L’Antartide è una terra ai giorni nostri inospitale e dove la vita umana difficilmente si adatterebbe ai fattori ambientali. Eppure secondo alcuni studi condotti in questi giorni da un gruppo di ricerca, in questa zona della terra era presente una foresta pluviale (nell’epoca dei dinosauri).
Osserviamo insieme quali sono i risultati prodotti da questa indagine geologica!
L’ex clima temperato dell’Antartide
L’analisi climatologica è stata portata avanti grazie ai sedimenti estratti dalla rompighiaccio di ricerca RV Polarstern nelle acque vicine al ghiacciaio Pine Island. I sedimenti (di colore grigio-marrone) erano composti da argilla e resti di radici fossili di circa 65 specie di piante (tra cui felci, piante da fiore e conifere). E la cosa più interessante è che questa poltiglia risalirebbe a 90 milioni di anni fa!
Le stime dei ricercatori per questa zona che si trova a 900 chilometri dal Polo Sud, attribuirebbero un clima di tipo temperato per quell’epoca: temperature medie annue comprese fra i 12°C e i 13°C e picchi nella stagione estiva (il nostro equivalente inverno) fino a 25°C!
I campioni esaminati a riprova dei continui cambiamenti climatici
Il carotaggio effettuato (di circa 27 metri di profondità sotto il fondale marino) è stato possibile grazie ad un sofisticato impianto di perforazione per fondali oceanici. La scoperta di questa rigogliosa foresta pluviale, ha portato i ricercatori a due fondamentali osservazioni: la prima è che i cambiamenti climatici sono tanto attuali quanto primitivi; a tal proposito il periodo di esistenza della foresta combacia con una delle epoche più calde della storia della terra. Basti pensare che l’altezza del mare era più alta di 170 metri rispetto ad’ora.
La seconda riflessione riguarda le straordinarie capacità di adattamento degli arbusti: considerando che al Polo Sud una volta l’anno avviene la notte polare (che corrisponde ad un periodo di 4 mesi di buio assoluto), queste piante avevano una capacità di sintesi clorofilliana incredibile.
Questo studio contribuirà ad accrescere la conoscenza della climatologia della terra, un argomento ai giorni nostri sempre più affascinante.
Un augurio di buona giornata da Gabriele Serafini.
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Gabriele Serafini
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA) - AMPRO