Il tempo meteorologico e la musica
di Meteo7
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Il tempo ha una diretta influenza sul buon esito dei concerti all’aperto. La pioggia è certo la nemica numero uno, tanto che alcuni artisti si tutelano con polizze di assicurazione contro i temporali nelle serate degli spettacoli; ma anche il caldo eccessivo può
causare problemi all’organizzazione e agli spettatori dei megaconcerti.
Nelle sale da concerto la qualità del suono dipende non solo dai musicisti e dagli artisti, ma anche dalle condizioni ambientali. Con aria molto secca (umidità del 15%), una nota con frequenza a 4.000 hertz ha una durata in sala di 2 secondi e mezzo. La stessa nota, in ambiente umido, dura 4 secondi e mezzo. Un suono acuto di 10.000 hz viene assorbito in aria secca 7 volte più in fretta di un suono a 1.500 hz. È vero che l’umidità può creare problemi alle corde vocali di un cantante, ma dal punto di vista strettamente acustico, le condizioni ambientali peggiori per un soprano sono quelle con una sala surriscaldata (aria calda e secca), mentre quelle ideali sono in una sala fresca e umida, dove le note durano più a lungo. Quando si ode distintamente il rumore degli aeroplani o il fischio dei treni lontani, l’aria è umida, il suono si propaga meglio e quello è il tempo migliore per andare a un concerto.
Da “Il tempo per tutti” di Guido Caroselli