Temporaneo cambio di circolazione per l’inserimento di correnti meridionali.

Nei prossimi giorni la nostra penisola sarà interessata da un flusso di correnti umide meridionali richiamate dall’affondo di una saccatura sulla penisola iberica. Correnti a curvatura ciclonica che determineranno abbondanti precipitazioni specie sul versante tirrenico; la presenza di aria fredda nei bassi strati favorirà nevicate fino a quote molto basse sulle regioni settentrionali, in modo particolare su quelle occidentali. Quota neve destinata a salire ad iniziare dalle regioni meridionali dove tra venerdì e sabato si porterà oltre i 1600 metri.

Sulla prima cartina in basso – prevista per venerdì 1 febbraio – possiamo apprezzare la profonda depressione ad ovest della Francia allungata fin sull’iberia dove affluirà aria fredda di origine polare marittima. Sul mediterraneo, invece, verrà richiamata aria molto mite dal nord-Africa. La confluenza delle 2 masse d’aria di natura diversa darà luogo alla formazione di estesi sistemi nuvolosi che saranno associati a precipitazioni abbondanti su buona parte della nostra penisola.

Nella giornata di domenica tale struttura depressionaria evolverà verso levante (vedi cartina in basso) richiamando aria via via più fredda anche sulla nostra penisola determinando così un nuovo calo del limite della quota neve.

Dunque in sintesi, tra giovedì e sabato assisteremo ad un sensibile aumento delle temperature, segnatamente sulle regioni meridionali ma con tempo molto instabile e a tratti perturbato. Abbondanti precipitazioni interesseranno soprattutto le regioni centro-meridionali e saranno piovose fin in alta montagna. Questo favorirà la fusione della neve presente in abbondanza sui rilievi per cui, nei principali corsi d’acqua, potrebbero riversarsi ingenti quantitativi pluviometrici, mettendo a rischio la tenuta degli argini.

Da domenica le temperature torneranno a diminuire con conseguente calo della quota neve fin sui 1000 metri del’appennino meridionale.