NEWS Italia: variabilità nel weekend, a seguire potrebbe subentrare l’Atlantico
Oggi 28 febbraio termina l’inverno meteorologico, una stagione caratterizzata da una pesante anomalia barica positiva sull’Europa occidentale e parte di quella centrale e di tanto in tanto sul comparto scandinavo. Una configurazione barica che durante il mese di febbraio ha assunto carattere di persistenza determinando una situazione di blocco anticiclonico con conseguente periodo siccitoso che ha interessato l’Europa occidentale e le nostre regioni settentrionali. In particolare l’anomalia si è accentuata ulteriormente nell’ultima settimana quando la pressione è aumentata notevolmente tra le isole britanniche e la Francia dove, nelle ultime 24 ore, sono state raggiunte temperature record: 27°C in Francia e 21°C a Londra. Le nostre regioni meridionali e parte di quelle centrali, invece, sono rimaste esposte al flusso di correnti moderatamente fredde ed instabili provenienti dall’est europeo che hanno determinato frequenti precipitazioni nevose anche a bassa quota. Complessivamente, però, per la nostra penisola è stato un inverno scialbo sia a livello termico che pluviometrico (la cartina in alto riporta la situazione barica al livello del mare registrata alle ore 12 di Giovedì 28 febbraio).
Nelle prossime 24 ore l’alta pressione subirà un parziale cedimento sul suo bordo orientale a causa dell’ingresso di un cavo d’onda che tra venerdì e sabato interesserà più direttamente le nostre regioni meridionali. La nuvolosità tenderà ad aumentare e ci sarà occasione per qualche precipitazione; temperature che non subiranno particolari variazioni a parte una lieve flessione nelle aree interessate dai fenomeni.
Domenica 3 marzo la pressione tenderà nuovamente ad aumentare a partire dal settore occidentale; la modesta circolazione depressionaria si allontanerà verso l’Egeo. Intanto il flusso perturbato atlantico sembrerebbe abbassarsi di latitudine estendendosi a tutta l’europa centrale.
Infatti, osservando la cartina in basso prevista per lunedì 4 marzo, notiamo l’arretramento verso sud-ovest dell’alta pressione con conseguente inserimento del flusso perturbato sulle nostre regioni settentrionali dove si nota la probabile formazione di un minimo barico sul golfo ligure.
Un’evoluzione che se confermata segnerebbe una svolta soprattutto per le nostre regioni settentrionali che nei giorni successivi potrebbero beneficiare delle tanto attese e benefiche precipitazioni.
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Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)