NEWS Italia: L’alta pressione tenterà di mettere il bastone tra le ruote all’inverno
La circolazione depressionaria che nei giorni scorsi ha causato condizioni di tempo instabile e a tratti perturbato, in modo particolare sulle estreme regioni meridionali, va allontanandosi verso la penisola ellenica. Da ovest si fa strada una propaggine dell’alta pressione delle Azzorre, supportata in quota da un modesto promontorio di matrice sub-tropicale.
Nei prossimi giorni, dunque, sull’intera nostra penisola le correnti assumeranno una curvatura anticiclonica con conseguente netto miglioramento del tempo anche sulle regioni meridionali.
Per giovedì, intanto assisteremo agli ultimi refoli di aria relativamente fredda che interesseranno il settore meridionale adriatico e lo Ionio. Il flusso perturbato atlantico scorrerà oltralpe pilotato da una vasta circolazione depressionaria che al momento rimarrà parcheggiata sul nord-Atlantico.
Venerdì 8 febbraio l’alta pressione spingerà con più decisione da ovest con parziale contributo in quota dal nord-Africa. Intanto le correnti perturbate oceaniche tenderanno ad abbassarsi di latitudine sfiorando l’arco alpino.
Situazione che rimarrà pressoché immutata anche nella giornata di sabato, anche se l’ingerenza del flusso perturbato atlantico inizierà a farsi sentire sulle regioni settentrionali della nostra penisola.
Ma tra domenica 10 e lunedì 11 potrebbe subentrare un’importante modifica all’assetto barico sul nostro continente: l’alta pressione delle Azzorre subirebbe uno slancio verso nord occupando i settori occidentali dell’Europa fino a raggiungere l’Islanda. Si andrebbe così a determinare una configurazione di blocco con aria fredda pronta a scivolare verso le basse latitudini. Osservando la mappa proposta dal centro di calcolo europeo di Reading, prevista per lunedì 11 febbraio, (vedi cartina in basso) notiamo l’affondo di una saccatura colma di aria fredda sul mediterraneo.
Nuovo peggioramento in vista, dunque, per l’inizio della prossima settimana con il ritorno delle precipitazioni e con temperature in diminuzione. E non finisce qui poichè le proiezioni del modello in questione per le giornate successive mostrano l’isolamento di una cellula di alta pressione sulla Scandinavia con conseguenti ulteriori apporti di aria fredda di natura addirittura continentale. Si rischierebbe così un’ondata di gelo! Vedremo se le prossime elaborazioni confermeranno questa interessante evoluzione.
Continuate a seguirci.
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Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)