L’alta pressione dice no all’autunno sull’Italia

Sebbene il nord-ovest italiano (in primis il ponente ligure e la Sardegna) siano interessati da un’acuta fase di maltempo (su molte zone piove ininterrottamente da 24 ore), sul resto della nostra penisola non vi è traccia dell’autunno, sia a livello termico che pluviometrico. Una situazione senz’altro anomala per questo periodo dell’anno; ricordo che ottobre, statisticamente, è uno dei mesi più piovosi dell’anno; il mese durante il quale l’ingresso e il transito delle perturbazioni atlantiche sul mediterraneo dovrebbe avvenire con facilità. Invece l’ostinata presenza dell’alta pressione sull’Europa centro-orientale sta determinando una situazione di blocco, regalando giornate simil-estive sul settore orientale e meridionale della nostra penisola mentre sull’estremo nord-ovest imperversano forti precipitazioni per ore e ore.
Attualmente il fronte perturbato bloccato all’altezza del Tirreno centrale (vedi immagine del satellite in basso) – nelle prossime ore – potrà dar luogo a precipitazioni anche di una certa consistenza sul Lazio occidentale mentre qualche piovasco potrebbe interessare sporadicamente il resto delle regioni centro-meridionali. Già nella giornata di domani (venerdì 12 ottobre) una nuova rimonta di un promontorio sub-tropicale determinerà un cospicuo aumento del geopotenziale a 500 hPa a partire dal nord-ovest dell’Italia con un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche. Miglioramento che si estenderà rapidamente alle rimanenti regioni centro-*meridionali.
L’alta pressione continentale rimarrà ben salda sull’Europa centro-orientale e nella giornata di Sabato 13 si salderà (anche se parzialmente) con il promontorio in espansione dalle Canarie fin verso il Baltico. Una configurazione barica che costringerà il flusso perturbato a scorrere ad ovest del nostro continente, impostato da sud-ovest verso nord-est (vedi mappa in basso). Un blocco completo alla circolazione zonale sul mediterraneo! Sulla nostra penisola avremo il rientro di correnti di aria secca, deboli/moderate, dai quadranti orientali.

Nella giornata di lunedì 15 ottobre (mappa in basso), le ultime elaborazioni numeriche mostrano un’ondulazione delle correnti atlantiche con il tentativo di inserimento del flusso perturbato in area mediterranea. Il promontorio sub-tropicale verrebbe parzialmente demolito con conseguente caduta dei geopotenziali in quota sul settore occidentale della nostra penisola. L’alta pressione rimarrebbe ben salda sull’est europeo convogliando correnti da scirocco sull’intera nostra penisola. Da valutare la formazione di una depressione tra il nord-Africa e le Baleari e il suo eventuale movimento verso levante. Un’evoluzione piuttosto complessa quella che si prospetta per il medio termine in virtù del fatto che dalle ultime elaborazioni modellistiche non emergono segnali robusti che ci consentono di stabilire quali delle figure bariche possa prevalere sul mediterraneo. Al momento sembra che l’instaurarsi di un canale depressionario solido, legato alle depressioni atlantiche, sulla nostra penisola abbia poche chances di successo. Quel canale che durante le normali stagioni autunnali era la regola.


Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)