Da lunedì 10 dicembre giù le temperature
Il cambio di circolazione annunciato nel precedente articolo di analisi è stato confermato dalle ultime elaborazioni numeriche; in questa sede cercherò di fornire qualche dettaglio in più circa l’entità del freddo in arrivo riservandoci di sciogliere definitivamente la prognosi tra circa 48 ore. Salto l’evoluzione prevista per questo fine settimana, rimandandovi all‘articolo pubblicato qualche ora fa dal collega Alex Guarini e al servizio in video che verrà pubblicato domani, per tracciare una prima proiezione sull’evoluzione prevista per i primi giorni della prossima settimana.
Sulla prima cartina (distribuzione della pressione al livello del mare) è evidente come le correnti sul vecchio continente siano disposte in senso meridiano grazie al robusto anticiclone posizionato in pieno oceano ed esteso in latitudine, dall’entroterra africano fin oltre l’Islanda. Una configurazione di blocco che favorirà la discesa di aria fredda di origine artica sull’Europa centrale e da qui fin sul bacino del mediterraneo. Correnti fredde che inseguiranno un minimo barico che dall’alto adriatico scivolerà velocemente verso sud-est, portandosi sulla Turchia.
Ma la domanda che vi chiedete è questa: quanto freddo arriverà sull’Italia? Ebbene diciamo subito che non si tratterà di un’ondata di gelo e nemmeno di freddo intenso. Si tratterà di una moderata ondata di freddo e per giunta accompagnata da precipitazioni poco significative. Infatti, nella libera atmosfera, a circa 1500 metri di altezza (vedi cartina in basso) le isoterme previste dal centro di calcolo europeo per martedì 11 saranno comprese tra 0 e -2°C sulle regioni meridionali peninsulari e tra -3 e -6°C sulle regioni settentrionali. Dunque, sebbene la differenza con gli attuali valori sarà sensibile, avremo temperature solo di poco inferiori alla media del periodo. Eventuali precipitazioni di debole intensità riguarderanno il versante adriatico e le aree appenniniche centro-meridionali con quota neve compresa tra i 600-700 metri dell’appennino centrale e i 1000-1200 metri di quello meridionale.
Nella giornata di sabato forniremo ulteriori dettagli; continuate a seguirci.
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Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)