Aria fredda in rotta verso l’Italia, settimana dal sapore invernale
Da oltre una settimana le analisi numeriche dei più autorevoli centri calcolo per le previsioni a medio termine indicavano – per l’inizio della prossima settimana – un radicale cambio di circolazione a scala europea riconducibile ad un aumento della pressione e dei geopotenziali in quota sull’oceano Atlantico; una configurazione barica che favorisce la discesa di correnti fredde dall’artico verso le basse latitudini europee. Di questo ve ne abbiamo dato immediatamente conto spiegando, in via generale, i possibili scenari rivolti a condizioni meteorologiche di stampo invernale. Non abbiamo parlato di freddo intenso, di gelo o di nevicate in pianura; una tendenza a medio termine non è una previsione, in meteorologia occorre rispettare il limite temporale imposto dalla scienza per cui non sempre è possibile entrare nei dettagli, a volte nemmeno a 48 ore dall’evento, specie quando in ballo c’è una possibile ondata di freddo. Il dovere del meteorologo previsore è quello di attendere che i modelli ricalcolino, giorno dopo giorno, lo stato futuro dell’atmosfera evitando di pronunciarsi fin quando non emergono segnali robusti rivolti a determinati scenari meteorologici. Solo allora si può fornire una previsione affidabile, per cui non per forza alla domanda: “che tempo farà tra 10 giorni sulla localita X” bisogna dare una risposta. In questi casi, rispondere “non lo so” è già una previsione.
Nel precedente editoriale del 6 dicembre annunciammo che l’irruzione di aria fredda prevista per l’inizio della prossima settimana sarebbe stata di debole/moderata intensità ed accompagnata da scarse precipitazioni. In questa sede confermiamo tale tendenza.
La mappa in basso elaborata dal centro europeo di Reading (ECMWF) ci mostra un campo di alta pressione presente sul vicino Atlantico con asse disposto secondo i meridiani e ben strutturato a tutte le quote; tra Scandinavia e Russia è presente una vasta depressione colma di aria gelida che si estende fin quasi ai Balcani, interessando molto marginalmente anche il settore orientale della nostra penisola. Tra queste due figure bariche, correnti fredde di origine artica scivoleranno verso sud dirigendosi verso i Balcani; correnti fredde che parzialmente interesseranno la nostra penisola entrando dalla Porta della Bora per raggiungere, infine, la depressione posizionata in prossimità della Turchia. Una situazione in evoluzione nel corso della giornata di martedì quando l’alta pressione sull’oceano tenderà a spostare i suoi massimi verso la Scandinavia accentuando, temporaneamente, l’afflusso di aria fredda verso il mediterraneo.
Mercoledì 12 l’alta pressione si isolerà posizionandosi sulla Scandinavia, favorendo l’inserimento di un debole flusso di correnti da ovest sul mediterraneo occidentale. Aria umida dunque che scorrerà sopra a quella fredda preesistente, determinando nuvolosità stratiforme che entro fine giornata potrebbe determinare anche deboli precipitazioni sui settori occidentali della nostra penisola. Precipitazioni che sul nord-ovest potrebbero assumere carattere nevoso fino a quote molto basse, se non in pianura.
Nella giornata di giovedì l’afflusso delle correnti temperate ed umide da ovest andrà accentuandosi determinando un’intensificazione delle precipitazioni; precipitazioni nevose al nord probabilmente a quote molto basse con limite della quota neve in salita procedendo verso sud, fino ai 1000-1200 metri dell’appennino meridionale. Venerdì 14 (vedi mappa in basso) l’approfondimento della depressione sul nord Africa accentuerà ulteriormente il richiamo mite da sud con quota neve in ulteriore ascesa anche sulle regioni settentrionali, specie sui settori orientali.
In sintesi dunque ci attende una settimana dal sapore invernale con freddo moderato tra lunedì sera e mercoledì e con apice nella giornata di martedì. Le temperature subiranno una sensibile diminuzione rispetto ai valori attuali, portandosi lievemente al di sotto della media del periodo. Ci preme sottolineare che non si tratterà di freddo intenso. Nevicate moderate potrebbero interessare la dorsale appenninica del centro-sud esposta ad est a quote comprese tra i 700-800 metri dell’Italia centrale e i 1000-1200 dell’Italia meridionale. I venti si disporranno da nord sin da lunedì tendenti a ruotare da nord-est dalla serata e soffieranno con intensità moderata, localmente forte fino a tutto martedì. Venti che nella giornata di mercoledì tenderanno ad attenuarsi e a ruotare da ovest.
Tra giovedì e venerdì sono attese precipitazioni più diffuse su tutta la penisola (nevose al nord a quote basse) con temperature in aumento al centro-sud.
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Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)