Alta pressione in pianta stabile sull’Italia ma sul finire della settimana potrebbe cambiare qualcosa
Nei prossimi giorni l’intera nostra penisola sarà interessata da un vasto campo di alta pressione ben strutturato a tutte le quote della troposfera. Una configurazione barica che era stata ben inquadrata dai modelli numerici e che ve ne abbiamo dato conto nei precedenti editoriali. Il clou di questa fase anticiclonica dovrebbe registrarsi tra martedì e mercoledì quando i valori di pressione al suolo e di geopotenziale in quota raggiungeranno l’apice sulla nostra penisola. Da giovedì, invece, potrebbe cambiare qualcosa con effetti che avvertiremo nel corso del prossimo fine settimana. E il cambiamento arriverà da est per l’inserimento di correnti relativamente fredde.
Sulla prima cartina in basso, elaborata dal centro europeo di Reading e prevista per martedì 13, notiamo la struttura anticiclonica inglobare l’intera nostra penisola con un massimo di pressione al suolo posizionato sulla Francia mentre in quota i valori più elevati di geopotenziale sono previsti sulle nostre regioni centro-meridionali. Il flusso perturbato atlantico scorrerà alto di latitudine, scivolando sul bordo settentrionale dell’alta pressione (vedi frecce gialle). Tra le figure di bassa pressione vanno tenute in considerazione quella sul Marocco e il vortice in quota sul Caucaso, sulla prossima mappa vedremo perchè.
Tra giovedì 15 e venerdì 16 novembre, l’alta pressione tenderà a spostarsi verso nord andando a costituire una cintura anticiclonica estesa tra le isole britanniche e la Russia europea; correnti moderatamente fredde, scorrendo sul bordo meridionale dell’alta pressione, raggiungerebbero la nostra penisola da est-nord-est accompagnate dal moto retrogrado del vortice stazionante sul Caucaso. Vortice che nei giorni successivi potrebbe andare in fase con la depressione nord-africana in movimento verso levante. Dunque afflusso freddo che potrebbe accentuarsi nel corso dei giorni successivi (tra domenica 18 e martedì 20 novembre).
In sintesi, fino a giovedì 15 novembre ci attendiamo condizioni di assoluta stabilità sull’intero territorio nazionale, con qualche nota di instabilità ancora presente sul settore nord-occidentale relativamente alla giornata di lunedì 12. Le temperature massime si manterranno su valori molto miti mentre le minime della notte, complice la serenità del cielo, potrebbero sfiorare gli 0°C sulle aree interne di pianure e nelle valli incassate dell’appennino. Inoltre, su queste aree avremo la formazione di dense foschie ed estesi banchi di nebbia in dissolvimento solo nelle ore centrali della giornata.
Da venerdì 16 inizierebbe ad affluire aria relativamente fredda da est-nord-est; venti in rinforzo e temperature in calo, anche sensibile nei valori massimi. Si tratterà di aria secca per cui non dovrebbero registrarsi precipitazioni; a limite qualche piovasco potrebbe verificarsi sul versante orientale dell’appennino centro-meridionale per effetto “Stau”. Tornando alle temperature, avvertiremo una sensibile diminuzione in virtù degli elevati valori che stiamo registrando in questo periodo ma NON si tratterà di un’ondata di freddo invernale. Volendo fornire una prima stima possiamo anticipare che si potrebbero registrare valori di qualche grado al di sotto della media del periodo. Dunque diffidate da chi già va diffondendo l’arrivo del gelo dalla Russia!
Maggiori dettagli nel prossimo editoriale. Continuate a seguirci.
Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)