L’alta pressione potrebbe mettere il bastone tra le ruote all’autunno italiano
Mentre il flusso perturbato atlantico, legato alla depressione semi-permanente d’Islanda, cercherà di penetrare sul bacino del mediterraneo nel tentativo di instaurare condizioni meteorologiche a connotazione autunnale, sull’Europa centro-orientale la pressione tenderà ad aumentare considerevolmente fino a strutturare un blocco anticiclonico con massimi di pressione al suolo sulla Russia europea. Le figure bariche antagoniste (Depressione d’Islanda e Anticiclone continentale) si daranno battaglia fino all’ultima isobara nel tentativo di conquistare il bacino del mediterraneo e il terreno sul quale avverrà lo scontro sarà proprio la nostra penisola.
Per le prossime 48 ore la nostra penisola sarà influenzata da una banda circolazione depressionaria in quota riconducibile al vortice posizionato sulle Baleari e che nella giornata di martedì si porterà sull’Iberia. Sul mediterraneo orientale insisterà una modesta figura depressionaria che condizionerà parzialmente il tempo sulle estreme regioni meridionali mentre sull’Europa centrale è previsto un rigonfiamento della superficie isobarica a 500 hPa con successivo aumento della pressione anche al livello del mare. Il flusso perturbato delle correnti atlantiche rimarrà confinato alle alte latitudini europee. Sui settori occidentali della nostra penisola si instaureranno correnti meridionali, segnatamente da scirocco che potrebbero causare precipitazioni tra le 2 isole maggiori.
Giovedì 11 ottobre, il vortice iberico verrà assorbito dalla saccatura in affondo dal nord-atlantica facente capo alla depressione semi-permanete d’Islanda; l’asse della saccatura assumerà una posizione occidentale rispetto alla nostra penisola in virtù del rinforzo dell’alta pressione sull’Europa centrale la quale limiterà l’evoluzione verso levante della struttura depressionaria. Sul mediterraneo orientale insisterà una blanda circolazione depressionaria isolata, centrata tra Grecia e Turchia.
Una configurazione barica che esporrà le nostre regioni nord-occidentali e parte di quelle centro-settentrionali ad un flusso teso di correnti di libeccio (ramo ascendente della saccatura); su queste regioni – Sardegna compresa – potrebbero verificarsi precipitazioni persistenti.
Molto più eloquente l’analisi della pressione prevista al livello del mare sempre per Giovedì 11 ottobre: l’azione delle 2 figure antagoniste (depressione d’Islanda e anticiclone continentale nel tentativo di conquistare il bacino centrale del mediterraneo convoglieranno correnti meridionali sulla nostra penisola le quali assumeranno una debole curvatura ciclonica sul Tirreno centro-settentrionale a causa della presenza di un minimo barico posizionato sulle Baleari. Una maggiore protezione dell’alta pressione dovrebbero ricevere invece le regioni peninsulari e il versante adriatico.
Per tutto il periodo (8-11 ottobre) le temperature non faranno registrare variazioni di rilievo oscillando su valori in linea con la media stagionale.
Il seguito lo scopriremo con l’uscita delle prossime elaborazioni numeriche e ve ne darò conto con l’editoriale che pubblicherò mercoledì 10 ottobre.
Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)